Udienza preliminare sulla vicenda del Pta di Giarre dove il Gup di Catania, Marina Rizza, ha rinviato a giudizio quattro persone indagate nell’ambito dell’inchiesta sulla procedura amministrativa che avrebbe portato all’affidamento senza gara dell’appalto per l’informatizzazione del Pta di Giarre assegnato alla Solsamb, guidata da Melchiorre Fidelbo, marito del presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro. Per abuso d’ufficio e truffa aggravata, sono stati rinviati a giudizio, oltre a Fidelbo, l’ex direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania, Giuseppe Calaciura, il direttore amministrativo dell’Asp, Giovanni Puglisi, e l’ex manager dell’Asp 3 fino al 2009 Antonio Scavone. Il Gup ha invece disposto sentenza di non luogo a procedere, per Elisabetta Caponetto responsabile del procedimento.
Al centro dell’inchiesta c’è la delibera n.1719 del 30 luglio del 2010 che ha autorizzato l’Asp di Catania a stipulare un convenzione con la Solsamb per il Pta di Giarre che secondo l’accusa, sarebbe stata redatta “senza previo espletamento di una procedura ad evidenza pubblica e comunque in violazione del divieto di affidare incarichi di consulenza esterna“, come prevede la normativa regionale. L’atto, sostiene la Procura, “avrebbe procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale alle Solsamb consistito nell’affidamento diretto alla società di una prima anticipazione di 175 mila euro“. Nelle indagini preliminari, il manager Scavone, che oggi è stato rinviato a giudizio non era stato considerato tra gli indagati ma sentito solo come persona informata sui fatti. In aula, l’accusa è stata rappresentata dal sostituto procuratore Alessandro La Rosa.